Nascere ogni giorno

Nascere ogni giorno

Nascere ogni giorno, vivendo in modo semplice ma profondo, è possibile?

Questa mattina mi sono svegliata con una frase in mente “memento mori”. Dal latino, letteralmente “ricordati che devi morire”. So che può sembrare brutale ed infatti non pensavo certamente all’album dei Depeche Mode o al libro di Muriel Spark.

nascere ogni giornoPensavo ad una frase letta ieri per caso: la vita è semplice, siamo noi a renderla complicata. Nella semplicità risiede la vera felicità. Alla fine (della nostra vita), se non siamo stati abbastanza consapevoli “durante”, ci rendiamo conto di quello che abbiamo perso con la nostra complicatezza. 

Quando frequentavo la scuola superiore, la mia professoressa di latino, la prof. Tonna, un giorno ci disse che, chi ha paura di morire, ha paura di vivere. E la verità è che quando facciamo sempre le stesse cose, in modo però da non provare alcuna emozione se non un profondo senso di insoddisfazione, di fatto non viviamo.

La morte, come diceva la mia prof di latino, non è solo la fine della vita. Anche cambiare significa in un certo senso morire. Per citare Cesare Pavese nel suo Dialoghi con Leucò (il mio preferito), “è morire a una forma e rinascere a un’altra. È accettare, accettare, se stesse.”

“Tu insegni meditazione, tieni corsi di crescita personale e spirituale, avrai capito tutto della vita e ti va sempre tutto bene”. Me lo dicono in tanti, altri lo pensano. In realtà la mia vita è come la tua. Forse ho un livello spirituale leggermente più alto, livello e conoscenza che puoi raggiungere anche tu. Ma ho ancora molto da approfondire, da conoscere, da capire della vita. Certo, so come distogliere l’attenzione da un pensiero negativo, ma non è che non ne abbia.

“Memento mori”, anche mentre scrivo. Ecco la vocina che lo ripete. Ricordati che devi morire, non vuol forse dire nascere ogni giorno?  In fondo, se si riesce a semplificare la vita, fissando degli obiettivi semplici, vivendo il momento presente, di fatto si vive veramente. Perché alla fine si riduce tutto a questo: vivere una vita che sia alla nostra altezza, per non avere rimpianti quando arriverà il momento in cui ce ne andremo da questo corpo.

Nascere ogni giorno è qualcosa che ho imparato e sto ancora imparando. Anche nella mia vita ci sono stati e ci sono momenti in cui mi sembrava la vita, la mia vita scivolasse via.

La vita scivolava via ed io rimanevo ferma, indecisa sul da farsi o sul come farlo.  Troppe scadenze, troppe richieste, troppi impegni. E ciò che davvero volevo? Forse per questo continuo a pensare a Memento Mori. Cos’è davvero importante: i miei sogni/obiettivi o le scadenze, gli impegni?

Che senso ha svegliarsi ogni giorno, se non si riesce a nascere ogni giorno?

Quando nasciamo è tutto nuovo. Quando nasciamo abbiamo tutto ciò che ci serve: abbiamo l’amore, il calore, la semplicità della vita. Ogni giorno è un nuovo giorno.

Non si tratta di ri-nascere, ossia nascere nuovamente. Bensì di cambiare il modo di pensare, di interpretare la vita, le priorità. Ecco perché nascere ogni giorno. Per vivere quel senso di novità, completezza e soddisfazione che nasce dalla scoperta della vita, dal dare un senso alla propria vita.

Proprio qualche giorno fa è stato il trentesimo anniversario del film “Ricomincio da capo” con Bill Murray (io l’avevo già adorato nel film “Tutte le manie di Bob”).

Il protagonista ogni giorno si sveglia ma è sempre lo stesso giorno. Letteralmente lo stesso giorno e lui è costretto a riviverlo.  Non comprende come fare per uscire da quel loop. Le prova tutte, persino togliersi la vita, ma si risveglia sempre alla stessa ora, lo stesso giorno e rivive le stesse situazioni. Inizialmente si butta giù, poi si dà alla follia con alcool e cibo spazzatura. Ma niente.

Così inizia a pensare che forse, visto che non può cambiare la situazione, tanto vale viverla al meglio.

Decide quindi di sfruttare al meglio il suo tempo: impara cose nuove, aiuta le persone, ne salva altre dalla morte certa, diviene più empatico, ama e si gode la vita. Finché, sperimentando l’amore vero per il prossimo, finalmente si sveglia in un nuovo giorno.

In realtà anche la nostra vita è così. La mia vita è stata per molto tempo la stessa: lo stesso giorno ripetuto all’infinito. O fino alle tanto agognate ferie. Ho capito che nascere ogni giorno, pur conducendo sempre la stessa vita (perché, parliamoci chiaro, la vita di molti di noi è scandita da determinati ritmi), significa proprio rendere unico, semplicemente facendo qualcosa di nuovo.

Nascere ogni giornoAd esempio, stamattina continuavo a sentire quella vocina, ho pensato che potrei riprendere a fare yoga. Le mie giornate iniziano presto, medito, leggo, ripeto mantra ed affermazioni, ed anche questa è diventata routine. Potrei inserire qualcosa di nuovo. Da tempo non pratico yoga, da prima del lockdown del 2020.

Ti confesso che penso spesso di essere altrove, al mare. Di aprire le finestre e anziché vedere i camion che scaricano, vedere la spiaggia, la natura. Di posizionarmi con il mio tappetino da yoga sulla spiaggia, e praticare gli esercizi e la meditazione con il ritmo delle onde del mare o al suono gentile della natura. Forse per questo avevo smesso. Perché non ero lì, bensì qui.

Ma nascere ogni giorno significa anche accettare la situazione attuale, pur conservando i sogni, le ambizioni. Facendo il possibile per realizzarli, ma senza perdersi la vita.

“L’uomo mortale, Leucò, non ha che questo d’immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia”.

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