Yoga della casa come funziona: la storia di Anna
La storia di Anna (nome fittizio) è una delle storie che racconto più spesso per spiegare lo Yoga della casa come funziona, per quanto riguarda la sfera affettiva.
Lo Yoga della Casa è una disciplina olistica che utilizza, in sinergia, Vastu, Feng Shui, Decluttering, Space Clearing ed altre discipline olistiche. Il concetto cardine alla base dello Yoga della Casa è che tutto è energia, anche gli oggetti, i mobili, gli ambienti in generale. E che, la nostra casa, è la manifestazione dei nostri desideri, successi, insuccessi, soprattutto blocchi e credenze limitanti. Attraverso lo Yoga della Casa possiamo capire esattamente dove sono questi blocchi e rimuoverli, cambiando o spostando alcuni oggetti in casa, utilizzando certi colori o piante e così via.
Lo yoga della casa è magico. E con la sua applicazione si ottengono diversi risultati (nella sfera personale e spirituale) e moltissimi vantaggi.
Yoga della Casa come funziona: nella casa, ritroviamo tutte le energie che ritroviamo nell’universo, sia positive sia negative. Anche per via degli oggetti contenuti che posseggono una loro carica energetica ed emotiva. La casa non è altro che la manifestazione esteriore e visibile di chi siamo noi interiormente, dei nostri punti di forza e di ciò che dobbiamo migliorare, di ciò che sta bloccando il nostro successo.
Non si tratta, però, solo di pulire, ordinare o posizionare piante. Ma di farlo secondo specifici criteri, per permettere all’energia di fluire. Ad ogni sfera (sentimentale, finanziaria, relazionale etc.) corrisponde un ambiente specifico. Ne parlo anche in questo video.
Una casa arredata secondo lo Yoga della Casa attrae amore, felicità, ricchezza, salute e serenità. Io stessa, quando sono un po’ confusa, non so quale decisione prendere o come procedere, utilizzo lo Yoga della Casa. Ad esempio, pulendo specchi e finestre.
Ma lo Yoga della Casa come funziona in concreto?
La storia di Anna
“Non riesco mai a trovare un uomo con cui pensare al futuro, ad un futuro insieme. Quando penso che sia quello giusto, combina sempre qualcosa e la storia finisce. Oppure mi lascia lui, perchè sono troppo indipendente, troppo intelligente, troppo in carriera, troppo. qualcosa”
Con questa premessa, Anna (nome di fantasia) ha iniziato la sua mail, nella quale mi chiedeva una consulenza.
Da tempo lavorava con meditazione ed affermazioni positive, eppure continuava ad avere difficoltà nella sfera affettiva. Continuava a conoscere e frequentare uomini che poi la lasciavano, o che comunque non avevano intenzione di avere con lei una relazione seria.
Anna svolgeva un lavoro importante, era “una donna in carriera”, soddisfatta della sua vita professionale. Quando si è rivolta me, pensava di dover cambiare le affermazioni, od il modo in cui le ripeteva.
Chiesi ad Anna di poter visionare la sua casa, prima di proporle come procedere.
Anna viveva in un moderno appartamento in una delle zone più richieste di Milano. Casa moderna, bella esteticamente, finemente arredata. A prima vista, sembrava non mancare nulla: qualsiasi accessorio tecnologico ci fosse in commercio per la casa, per la cucina, Anna lo possedeva.
Guardando più in profondità però, mancava molto. Mancava la possibilità che quello spazio potesse contenere una relazione duratura. Anna aveva infatti occupato tutti gli spazi. Dalla cucina alla camera da letto, non c’era un angolo vuoto.
Tante foto di Anna. Oppure foto di paesaggi. Mai foto di eventi particolari, in famiglia. Anna ai Caraibi, Anna che fa questa o quell’attività, foto di spiagge, di montagne.
Passando in camera da letto, tutti gli armadi ed i cassetti erano pieni.
Quando ho chiesto ad Anna se dormisse da un lato specifico del suo letto matrimoniale, mi ha risposto: “Si, inizio dal lato sinistro, ma poi mi allungo occupando anche il lato destro”.
Anche in bagno, tutto occupato.
La sua casa era fredda, emanava solitudine. La sua casa sembrava dire “Sto bene da sola, grazie. Non voglio nessuno”.
La parte subconscia di Anna non voleva una relazione, la parte conscia si. La sua casa era la manifestazione della sua parte inconscia. Quando spiegai ad Anna lo yoga della Casa come funziona, rimase esterrefatta. Anche incredula, inizialmente. Ma poi, andando più in profondità, si è accorta che c’erano delle motivazioni, delle credenze limitanti, così radicate in lei, da manifestarsi proprio all’interno della sua casa. Fino a quel momento, la sua parte inconscia aveva sabotato ogni sua relazione, scegliendo o comunque frequentando volutamente persone che non avrebbero mai portato avanti una relazione seria.
Il lavoro fatto con Anna nella sua casa, non ha riguardato solo il fare lo spazio in camera od in bagno. Comprendendo lo yoga della casa come funziona, si va in profondità, si agisce sulla casa per agire su noi stessi, per eliminare le convinzioni limitanti ed i blocchi energetici, per far fluire le energie positive e per permettere, a ciò che vogliamo e che meritiamo, di manifestarsi.
Lo yoga della casa come funziona con le tempistiche? Richiede qualche tempo per sistemare la casa, gli ambienti, senza troppi stravolgimenti, ma seguendo regole ben precise. In compenso, i risultati sono visibili dopo 3 settimane.
Anche la casa più ordinata e pulita può contenere blocchi e credenze limitanti.
Ma poi, Anna, ha trovato ciò che cercava? Si, a distanza di sei mesi da quando sono entrata in casa sua. E, ad oggi, la relazione prosegue (sono già passati due anni). Lo yoga della casa funziona sempre.
Fare spazio, lasciar andare le cose, ti permette di aprirti a tutto ciò che la vita ha da offrirti. Lo spazio influenza la mente che influenza le abitudini che influenzano lo spazio
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[…] La correlazione tra l’ambiente circostante ed il far fluire l’energia è stata riconosciuta sin dall’antichità grazie allo Yoga della Casa. […]