
I 7 principi spirituali per il successo: cosa sono e come applicarli
Si tratta di 7 regole, abitudini, attitudini che dovremmo portare avanti contestualmente e continuativamente per avere successo. Il successo non è inteso come mero denaro, perché il denaro è sempre uno strumento per ottenere ciò che vogliamo, e mai una meta di per sé.
Successo inteso come benessere, amore, salute, pace, etc. Spirituali poiché l’essere spirituale è anche colui che riesce ad attrarre, ottenere, tutto ciò che desidera.
I 7 principi spirituali per il successo provengono dalla tradizione indiana vedica, e sono stati studiati, approfonditi, ampliati, applicai sempre con successo, nel corso dei secoli.
Prima di elencarli e spiegarli, ti ricordo che puoi iscriverti al gruppo chiuso di Facebook dedicato a i 7 principi spirituali per il successo. Perché se insieme ci focalizziamo ogni giorno sullo stesso principio, facendo sempre del nostro meglio per portarlo avanti, avremo più possibilità di “successo” e potremo trasformare significativamente la nostra vita e quella degli altri.
Il programma iniziale, così come ci è stato tramandato, prevedeva solo i 7 principi spirituali per il successo da portare avanti per 7 giorni consecutivamente.
Oggi il programma è stato strutturato e pensato per quattro settimane, con qualche principio extra.
I 7 principi spirituali per il successo
- IL PRINCIPIO DELLA PURA POTENZIALITA’: L’origine di tutta la creazione è la pura coscienza, la potenzialità pura, in non-manifesto che tende a trasformarsi in manifesto. Quando l’uomo comprende che il Sé è fatto di potenzialità pura, egli entra in sintonia con la forza che rende manifesta ogni cosa nell’Universo. Infatti è la scoperta della vera natura che ci permette di realizzare ogni nostro desiderio. Bisogna imparare a riconnettersi con la parte più autentica di noi, con quell’essenza al di là dell’ego, questo permetterà di comprendere la nostra vera natura.
- IL PRINCIPIO DEL DARE: L’Universo si basa su uno scambio dinamico, il dare e il ricevere rappresentano due aspetti diversi del suo flusso energetico. Con la disponibilità a donare ciò che cerchiamo, assicuriamo alla nostra esistenza l’abbondanza dell’Universo. Questa legge è molto semplice: quanto più doni agli altri, tanto più ricevi! Per cui se desideriamo gioia, portiamola agli altri; se vogliamo comprensione, doniamola agli altri; se vogliamo denaro, doniamolo agli altri (anche un solo euro basta), e così via. Aiutiamo gli altri a raggiungere ed avere ciò che desideriamo per noi. Il vantaggio che deriva dal dare è proporzionale a ciò che riceveremo, purché questo sia fatto incondizionatamente.
- IL PRINCIPIO DEL KARMA: Ogni azione genera una forza energetica che ritorna a noi con la medesima intensità. Quel che si semina, si raccoglie. E quando scegliamo di compiere azioni che portano felicità e successo agli altri (esattamente con questa intenzione), anche i frutti del nostro karma sono felicità e successo. La legge del karma, di cui abbiamo già parlato, ci spiega come ad ogni nostra azione corrisponde una conseguenza, ci fa comprendere come è nostra responsabilità ciò che ci accade. E’ l’affermazione della libertà, del libero arbitrio. Tutte le azioni sono episodi karmici, quello che occorre fare è attuare scelte coscienti che genereranno azioni capaci di favorire l’evoluzione di tutti, allora il karma porterà felicità e successo.
- IL PRINCIPIO DEL MINIMO SFORZO: L’intelligenza della natura opera con estrema facilità, senza preoccupazioni, nell’armonia e nell’amore. E quando sfruttiamo le forze dell’armonia, della gioia e dell’amore, godiamo del successo e della buona sorte senza sforzo alcuno. Dobbiamo imparare ad accettare le situazioni, gli eventi e le circostanze così come si presentano, poiché il momento presente è così come dovrebbe essere, è tutto perfetto. In secondo luogo, dovremmo assumere un atteggiamento responsabile, non attribuendo a nessuno la colpa della situazione in cui ci troviamo. Infine, rinunciamo a voler convincere gli altri del nostro punto di vista senza aggrapparci ad esso, con un atteggiamento di non-resistenza e non-difesa.
- IL PRINCIPIO DELL’INTENZIONE: Ogni intenzione e ogni desiderio, racchiudono in sé il meccanismo per realizzarsi. L’intenzione e il desiderio nel campo della potenzialità pura sono caratterizzati da una forza organizzativa infinita. E quando introduciamo un’interazione nel terreno fertile della potenzialità pura, induciamo questa forza a operare per noi. Tutto nell’universo è energia e informazione e risponde alla coscienza che sottende tutto il creato. Come spiega la legge di attrazione, attraiamo per risonanza ciò che vibra alla nostra frequenza. Per manifestare la realtà desiderata abbiamo due strumenti da poter utilizzare: l’attenzione e l’intenzione. L’energia infatti segue l’attenzione, nutriamo energeticamente ciò su cui concentriamo la nostra attenzione. L’intenzione, invece, è il motore del desiderio attraverso il quale si innesca la trasformazione dell’energia che porterà alla manifestazione della realtà desiderata.
- IL PRINCIPIO DEL DISTACCO: Nel distacco dalle cose risiede la saggezza dell’incertezza. Nella saggezza dell’incertezza risiede la libertà dal passato, dal conosciuto, dalla prigione del condizionamento del vissuto. Ed entrando volontariamente nell’ignoto, nel campo delle possibilità infinite, ci abbandoniamo alla mente creativa che dirige la danza dell’universo. Dobbiamo liberarci dall’attaccamento del risultato finale. Distaccarci dal raggiungimento dell’obiettivo permetterà ad esso di manifestarsi più velocemente. Al contrario, rimanendo attaccati al risultato, si alimenterà la paura e l’insicurezza di non raggiungerlo e se ne ostacolerà la manifestazione.
- IL PRINCIPO DEL DHARMA (O SCOPO DELLA VITA): Ognuno di noi ha uno scopo nella vita, un dono singolare o un talento speciale da offrire agli altri. E quando, oltre a offrire il nostro talento, ci mettiamo anche al servizio degli altri, proviamo l’estasi e l’esultanza dello Spirito, che è il fine supremo della nostra esistenza. Scoprire cosa sappiamo fare meglio di qualsiasi altro al mondo significa scoprire il proprio talento, per fare questo bisogna concentrarsi su quello che possiamo offrire agli altri, essendo utili all’umanità. Allora riscopriamo la nostra divinità, il nostro vero talento e usiamolo per aiutare gli altri, allora avremmo creato tutta la ricchezza che desideriamo.
Non c’è vera ricchezza se il nostro spirito non la sa gestire e non la sa vivere. E non c’è vera felicità interiore se si è esclusi dal circolo del benessere materiale.
Ci sono sette leggi naturali che governano la natura. Vivere in armonia con queste regole è la chiave per raggiungere il successo nel lavoro, nelle relazioni sociali, in amore, negli affari. Il segreto sta nel farle diventare una facile abitudine: poi, tutto verrà da sé.
Il benessere si genera spontaneamente. Il successo attrae altri successi. Condividi con altre persone il tuo percorso, scopri tutti gli esercizi per portare avanti i 7 principi spirituali per il successo e partecipa al gruppo su Facebook.
Ricordati inoltre che conoscere i 7 principi spirituali per il successo e non applicarli, equivale a non conoscerli affatto.
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